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Dall’Avv. Emanuele Argento: imprenditore pescarese ed i garanti si oppongono alle pretese della banca il cui decreto ingiuntivo viene praticamente azzerato dal Tribunale di Teramo con sentenza del 22 luglio 2021. La banca aveva ottenuto il decreto ingiuntivo di euro 541.100,33 oltre interessi e spese quale presunto saldo debitore di due conti correnti intestati all’impresa ed il Tribunale di Teramo invece riconosce come dovuti solamente euro 9.772,25 con una riduzione dell’esposizione di ben euro 531.328,08

[vc_row][vc_column][vc_column_text]In difesa di imprenditore pescarese e dei garanti, aggrediti con decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo da Banca a carattere nazionale nel 2013, dopo 8 anni di battaglia giudiziale dinanzi il Tribunale di Teramo, l’Avv. Emanuele Argento, congiuntamente con il Collega Avv. Fabio Cosentino, sono riusciti ad ottenere dal Tribunale la sentenza che ha praticamente (quasi) azzerato le ingenti somme pretese dalla Banca.

I Fatti:

Nel 2013 la Banca aveva richiesto ed ottenuto dal Tribunale di Teramo un decreto ingiuntivo a carico di un imprenditore pescarese e dei garanti / fideiussore per Euro 541.100,33 oltre interessi e spese quale presunto saldo debitore di due conti correnti intestati all’impresa operante nel settore delle costruzioni.

L’impresa ed i fidejussori ai quali la Banca aveva chiesto il pagamento si sono prontamente opposti ed il Tribunale di Teramo ha praticamente azzerato il credito della Banca opposta riconoscendo come dovuta dagli opponenti alla banca solamente la minima somma di Euro 9.772,25 e quindi riducendo il debito di ben Euro 531.328,08 rispetto alla somma ingiunta!!

CTU contabile

I principi di diritto affermati dal Tribunale di Teramo:

La Sentenza del Tribunale di Teramo del 22.07.2021, a firma del Giudice Unico, Dott. Claudio Di Giacinto, sintetizza che nel rapporto / contratto di conto corrente con apertura di credito, l’onere della prova di come si sia formato il saldo debitore finale è a carico della banca in sede di opposizione a decreto ingiuntivo; la mancanza di tutti gli estratti conto completi dall’inizio alla fine del rapporto comporta l’azzeramento del primo saldo negativo non provato dalla Banca.

A beneficio di tutte le vittime di ingiuste e indimostrate pretese creditorie da parte delle banche, la sentenza insegna e conferma che è pacifico in giurisprudenza che superata la fase monitoria, in cui è possibile produrre solo gli estratti conto relativi all’ultima fase di movimentazione del conto ai sensi dell’art. 50, D.Lgs. n. 385/1993 (T.U.B.), nel successivo giudizio a cognizione piena – ove sia contestata per mancanza di requisiti di legge la pattuizione degli interessi legali – la banca è tenuta a produrre gli estratti conto a partire dall’apertura del conto e sino alla chiusura (segnalazione dell’Avv. Emanuele Argento del foro di Pescara – www.avvocatoargento.it – www.sosutenti.net) (riproduzione riservata)[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_btn title=”Consulta il pdf” i_icon_fontawesome=”fa fa-file-pdf-o” add_icon=”true” link=”url:https%3A%2F%2Fwww.avvocatoargento.it%2Fwp-content%2Fuploads%2F2021%2F07%2FSent.-Trib.-Teramo-n.-749-21.pdf||target:%20_blank|”][/vc_row]

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